Meditazione

La Meditazione come pratica del Marketing Spirituale

Iniziano ad arrivare i primi feedback dei lettori di Marketing Spirituale. Alcuni miei cari amici che sono stati fra i primi a leggere la versione definitiva del libro mi hano fatto notare quanto segue:

Tu parli di meditazione ma ti rivolgi a un pubblico che verosimilmente ha poca, se non nessuna, affinità con questa pratica. Al tempo stesso però non approfondisci abbastanza come ‘fare meditazione’ e come trarre direttamente e operativamente beneficio da essa nel lavoro quotidiano“.

Premetto che non ho approfondito questo punto nel libro perché credo che la meditazione sia una pratica troppo soggettiva per dare consigli. Ognuno la approccia così come “sente” meglio dentro di sé. Non esistono un modo giusto e un modo sbagliato di meditare.

Cercherò in questo approfondimento di rispondere quindi a due domande:

  • Come e quando fare meditazione?
  • Come utilizzare la meditazione nel lavoro di tutti i giorni?

Come e quando fare meditazione?

Esistono diverse tecniche di meditazione, vi basterà una ricerca online per trovare articoli, libri, video e anche tracce audio con meditazioni guidate.

Il momento della giornata migliore per meditare è la mattina, questo perché di mattina, appena svegli, abbiamo un potenziale energetico più alto e l’aria “frizzantina” dell’alba aiuta a mettere in moto i nostri muscoli e la nostra mente.

Si può comunque meditare anche durante la giornata o la sera prima di addormentarsi. Basterebbero, per iniziare, anche solo 20 minuti al giorno (10 al mattino e 10 alla sera).

Meditazione del silenzio o del respiro consapevole

La tecnica più semplice per meditare è sicuramente la meditazione in silenzo respirando consapevolmente. Non occorrono particolari conoscenze tecniche per farla. Basta sedersi a terra o sdraiarsi sul letto, in una stanza silenziosa, con la colonna vertebrale diritta e rilassata. Respirando con tranquillità, serenità e frequenza costante. Facendo attenzione a ogni inspirazione ed espirazione. È possibile contare mentalmente 1, 2, 3 a ogni ciclo. Se dovessero nascere pensieri inconsci li si dovrà lasciar fluire senza attribuirgli troppa importanza, “osservandoli” con distacco.

Meditazione Camminata

Con un po’ di pratica si potrà passare alla meditazione camminata. Questa necessita di più consapevolezza in quanto la si deve praticare in un ambiente esterno dove sicuramente saranno presenti rumori, altre persone e maggiori fattori di distrazione. L’approccio alla meditazione camminata è circa lo stesso: passeggiando con tranquillità e serenità, alla velocità più confortevole possibile si dovrà contare mentalmente quanti passi si fanno per ogni inspirazione ed espirazione.

Una volta trovato il “ritmo” giusto, si potrà provare ad “allungare” l’espirazione di un passo (per pochi cicli di inspirazione ed espirazione, poi per evitare affaticamenti è meglio tornare a un ritmo di respiro naturale). Svuotare i polmoni completamente è una pratica che abbiamo dimenticato quasi totalmente, forse a causa della nostra vita frenetica. Per approfondire la pratica della meditazione camminata consiglio, come già fatto nella bibliografia di Marketing Spirituale, il libro omonimo di Thich Nhat Hanh e Nguyen Anh-Huong.

Meditazione della scrittura

Un’altra pratica che inconsciamente ho sempre praticato, e che poi mi è stata chiarita nel libro “Imparare la meditazione: Come ritrovare in modo semplice equilibrio, serenità ed energia per la vita di tutti i giorni di Ananta Del Greco“, è la meditazione della scrittura. Questa consiste semplicemente nel tenere un diario o un quaderno sul quale annotare i pensieri al mattino appena svegli, durante la giornata e/o alla sera prima di andare a dormire.

Ai più creativi basterà scrivere tutto quello che gli passa per la testa, non c’è bisogno di analizzare i pensieri, non si sta scrivendo per far leggere ad altri il contenuto. L’obiettivo è svuotare la mente dai pensieri imprimendoli con l’inchiostro sulla carta.

A chi soffre del blocco dello scrittore consiglio questo metodo ispiratomi da Jovanotti nel suo libro “Il Grande Boh” (Lorenzo Cherubini, Feltrinelli, 1998). Scrivere in cima alla pagina le parole: “non posso lasciarti bianca pagina” e proseguire con il flusso dei pensieri, se non dovesse partire scrivere ancora e poi ancora, come un mantra “non posso lasciarti bianca pagina“. È possibile anche cambiare il mantra con un’altra frase.

Per chi si sente proprio negato per la scrittura creativa c’è un’ultima possibilità: ricopiare testi ispiranti.

Non deve essere un libro spirituale, ma dovrebbe avere una certa profondità. Durante la scrittura concentratevi su ogni singola parola, lasciate che abbia effetto e non perdetevi nella storia. Se i vostri pensieri dovessero divagare osservateli e riportate la vostra attenzione nel momento presente.” (Ananta Del Greco, Imparare la meditazione: Come ritrovare in modo semplice equilibrio, serenità ed energia per la vita di tutti i giorni.)

La meditazione non è tuttavia adatta se si soffre di disturbi psicotici, forti paure, depressioni o epilessia. In questo caso dovreste prima discuterne con un medico.” (ibid.)

Queste sono solo tre tecniche di meditazione, quelle che utilizzo io, ne esistono diverse altre.

Come utilizzare la meditazione nel lavoro di tutti i giorni?

È scientificamente dimostrato che la meditazione migliora: la concentrazione, l’attenzione, la capacità di lavorare sotto stress, la capacità di elaborare informazioni, la capacità di prendere decisioni, la capacità di restare concentrati, l’apprendimento e la memoria; questo prendendo in considerazione solo le abilità e le attitudini mentali strettamente necessarie al lavoro di marketer (o più in generale al lavoro d’ufficio). In realtà i benefici della meditazione sono molti di più, sia per il corpo che per la mente e lo spirito. La meditazione può favorire ogni tipo di attività umana, dalla sfera professionale a quella personane, dal rapporto con sé sessi al rapporto con gli altri, con la natura, con il divino.

Quindi il semplice fatto di praticare la meditazione con regolarità porterà questo tipo di benefici tangibili a chi si occupa di marketing.

Oltre a tutto ciò si può utilizzare la meditazione in maniera “attiva“: nel senso di focalizzare l’attenzione durante la meditazione, quando per esempio ci si trova di fronte a un problema da risolvere o a un’attività creativa da portare a termine.

Capita spesso per esempio, quando devo scrivere i testi per gli annunci di una nuova campagna pubblicitaria, non trovando idee seduto alla scrivania dietro al computer, di uscire a fare una passeggiata. Utilizzando la meditazione camminata svuoto la mente dal “rumore di fondo” e solitamente quando torno ho più lucidità mentale per riprendere il lavoro.

Altre volte invece è proprio durante la camminata che mi arrivano le idee e utilizzando il registratore vocale dello smartphone le memorizzo per poi lavorarci su al mio ritorno in ufficio. In questo modo ho scritto diversi capitoli del libro “Marketing Spirituale“.

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Photo by nicollazzi xiong from Pexels

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